Benessere psico-fisico e sessuale della donna
La sessualità nell’età giovanile
Riflettere sulla propria condizione sessuale può aiutarci a focalizzare eventuali fattori biologici, psicologici e relazionali che influenzano la possibile manifestazione di alcuni sintomi sessuali.
Comunicare al partner, ove possibile, desideri ed eventuali sintomi sessuali è essenziale per una reale relazione di scambio. In assenza di un partner, è opportuno riflettere su alcuni degli aspetti che contribuiscono al benessere psico-fisico e sessuale della donna oltre a parlarne, senza imbarazzo con il ginecologo per trovare le giuste risposte e soluzioni.
Nell’adolescenza, è più difficile avere problemi di desiderio, mentre può essere frequente il dolore sessuale per cause fisiche ed emotive, oltre che per il timore dell’attività sessuale.
La difficoltà a raggiungere l’orgasmo è spesso frutto di una scarsa conoscenza corporea e dell’inesperienza di coppia.
È importante parlarne con il ginecologo per chiarire dubbi ed incertezze e trovare insieme il modo per favorire la salute sessuale.
Nell’adolescenza, i problemi di desiderio sono meno frequenti, possono invece manifestarsi maggiormente sensazioni di dolore per cause fisiche ed emotive, oltre a preoccupazioni legate al timore dell’attività sessuale.
La difficoltà di raggiungere l’orgasmo è spesso frutto di una scarsa conoscenza del proprio corpo e dell’inesperienza della coppia.
È importante parlarne con il ginecologo per chiarire dubbi ed incertezze e trovare insieme il modo per favorire salute e benessere sessuale.
La prima mestruazione arriva in genere tra i 12-14 anni ed è interpretata come una presa di coscienza della propria femminilità. È il segno che qualcosa è cambiato e l’inizio di un nuovo ritmo che rieccheggia in tutto il corpo facendo percepire l’armonia dell’essere donna.
È per questo che le irregolarità del ciclo ed il dolore mestruale possono interferire con il senso di benessere nell’età adolescenziale.
Il ciclo mestruale è diviso nelle principali fasi:
- mestruale
- follicolare o estrogenica
- ovulatoria o premestruale
Il ritmo ideale del ciclo mestruale è di 28 giorni, ma ogni donna ha la sua cadenza. È fondamentale conoscersi per capire se nelle varie fasi del ciclo, soprattutto in quella premestruale, si associano sintomi e disturbi (ansia, malumore, desiderio di cibi dolci o alimenti salati, calo del desiderio sessuale, tensione al seno, dolori al basso ventre, cefalea, ecc.) che possano essere affrontati con il ginecologo durante la consulenza medica.
Nonostante gli enormi progressi nel campo della ricerca farmacologica per proporre composti ormonali sempre meglio tollerati e con benefici aggiuntivi per il benessere della donna, permangono ancora dubbi e tabù che interferiscono nella scelta contraccettiva.
Le preparazioni ormonali (estrogeni e progestinici) più in uso sono molteplici, in termini di dosaggio e metodi di somministrazione (per bocca, per via vaginale e attraverso la pelle). L’eterogeneità disponibile di tali preparazioni permette un’elevata possibilità di personalizzazione dei metodi contraccettivi in armonia con età ed esigenze specifiche della donna.
Il tasso di estrogeni contenuto nelle formulazioni contraccettive è significativamente diminuito nel tempo allo scopo di ridurre possibili effetti collaterali (tensione mammaria, gonfiore, cefalea, ecc.) e minimizzare il rischio trombo-embolico.
Di pari passo, i progestinici sono diventati sempre più selettivi e simili al progesterone naturale per ridurre l’impatto sul metabolismo dei grassi e degli zuccheri, oltre che migliorare l’accettabilità da parte della donna.
I nuovi progestinici, infatti, soddisfano l’esigenza di potenziali effetti cosmetici (per esempio miglioramento di acne, peluria in eccesso, salute dei capelli, ecc.) e sul tono dell’umore (minor sindrome premestruale e disfunzioni sessuali), senza contribuire in modo significativo all’aumento del peso corporeo. Inoltre sempre più dati dimostrano l’effetto preventivo della contraccezione ormonale su una serie di importanti possibili patologie future, quali ad esempio il tumore dell’ovaio, senza contribuire in modo significativo all’aumento di rischio del tumore della mammella.
Alcune donne non percepiscono la scelta contraccettiva ormonale come metodo in armonia con il proprio ritmo biologico e la vivono come una manipolazione chimica della sessualità. Alcune pazienti possono riferire sintomi sessuali come calo del desiderio sessuale, deficit di lubrificazione, dolore durante il rapporto sessuale e ridotto riscontro sessuale in termini di soddisfazione e percezione orgasmica, con la conseguente interruzione di utilizzo della contraccezione ormonale.
Il ginecologo è certamente il medico dell’intimità al quale l’adolescente o la giovane donna possono rivolgersi, senza imbarazzo, per una richiesta di consulenza e chiarimenti sul tema della sessualità.
Alcune domande poste allo specialista, relative al benessere generale, alla funzione sessuale e alla relazione di coppia, possono aiutare a chiarire dubbi e incertezze e ad educare l’adolescente o la giovane donna in tema di sessualità femminile, ed eventualmente maschile, oltre che a identificare insieme al ginecologo la soluzione più adeguata.
Per comprendere ed identificare le cause dei sintomi sessuali a volte bastano alcune rassicurazioni e semplici consigli, in altri casi invece è necessario uno specifico percorso diagnostico e terapeutico.